Dopo qualche chilometro di corsa accusava i sintomi ed era costretta a fermarsi per diversi minuti.
Inoltre, gli antinfiammatori, da lei assunti, non erano efficaci al punto di non attenuare il dolore anche durante la notte.
Il dato per me più rilevante, durante il racconto della storia clinica della paziente, sono i due interventi da parto cesareo nell’arco di 5 anni
I sintomi del mal di schiena del runner
Il dolore alla colonna lombare è un sintomo molto diffuso e talvolta invalidante e le sue cause possono essere molteplici, ma spesso sono coinvolte le parti muscolari ed ossee, poiché sono vittime del sovraccarico dovuto da una postura non equilibrata o di un appoggio scorretto del piede al suolo.
Innanzitutto bisogna individuare la causa attraverso un’attenta anamnesi e valutazione posturale con tutto ciò che è direttamente collegato o collegabile con il mal di schiena.
Il trattamento per la cura del mal di schiena
Il trattamento combinato idrokinesiterapia – osteopatia può garantire un approccio sia sulla causa che sulla conseguenza.
L’ idrokinesiterapia ha un approccio globale e meno specifico, in cui si sfruttano le proprietà dell’acqua calda sul corpo, nella quale i muscoli si rilassano, e l’assenza parziale di gravità, che rende la schiena meno compressa e più leggera per il trattamento della conseguenza, cioè il mal di schiena.
L’osteopatia, invece, ha un approccio più specifico, il quale mira alla causa del dolore attraverso il trattamento di varie parti del corpo collegate e collegabili con esso.
Facciamo un esempio: se un paziente ha mal di schiena causato da un problema intestinale, in acqua tratteremo la conseguenza, cioè il dolore lombare, e fuori dall’acqua faremo delle manipolazioni viscerali attraverso il trattamento osteopatico.
I benefici di un trattamento combinato
I benefici della combinazione ci permette di essere più efficaci in modo tale da ottenere benefici nel minor tempo possibile.
Solitamente la cura apporta benefici sul mal di schiena nelle prime 2/3 settimane in cui il paziente verrà trattato sia con l’idrokinesiterapia che con l’osteopatia.
L’unica controindicazione per entrambi gli approcci è la febbre da 37,5° in poi, la quale ci può far sospettare di uno stato infiammatorio nel corpo. Inoltre, l’assunzione di cortisone potrebbe non aiutare la valutazione del livello di dolore presente.
Infine, prima si può iniziare il trattamento e meno lungo sarà il percorso terapeutico.
La paziente runner, con un piano terapeutico di 4 sedute, 2 di idrokinesiterapia e 2 di osteopatia, la paziente ha ottenuto un miglioramento tanto da poter sospendere i farmaci e poter dormire tranquillamente la notte.
Successivamente ho proceduto con qualche seduta di correzione dell’appoggio del piede e postura; inviata a fare un paio di plantari su misura e scarpe idonee alla corsa, tutto è rientrato nella norma: la paziente corre e si gode il tempo libero.
Il consiglio è di rivalutare a distanza di un mese la situazione per tenere sotto controllo i risultati.